5. da Acone a Casa Cerro

itinerario botanico sul Monte Giovi

La mappa

 

La traccia

Puoi scaricare la traccia per seguire l'itinerario attraverso il tuo smartphone:

itinerario05.kml - itinerario05.gpx

 

Attenzione!

L'itinerario descritto in questa pagina non è segnalato e può presentare ostacoli e difficoltà impreviste, anche legate alle condizioni meteorologiche e del terreno. Prima di avventurarvi nel percorso organizzatevi con mappa e/o GPS, attrezzatevi in modo adeguato (scarponi, pantaloni lunghi, ecc.), calcolate i tempi di percorrenza con sufficiente elasticità per poter affrontare anche lunghe deviazioni!

L'itinerario

Accesso e Parcheggio: Giunti nel centro della Rufina con la S. Statale 67, si oltrepassa la Sieve per Montebonello. Qui si seguiranno le indicazioni per Acone, raggiungibile per una strada panoramica (possibile servizio di autobus da Rufina e Pontassieve). Il nostro itinerario inizia proprio dal centro di questo paese, vicino alla Pieve di S. Eustachio, dove si origina la sterrata che porta verso il crinale del Monte Giovi.
Lunghezza: 11 km. Dislivello: 600 m.
Punti d'appoggio: negozio di alimentari e trattoria ad Acone.

La salita, piuttosto monotona, segue il sentiero 00 lungo un crinale esposto al sole (da evitare nelle stagioni calde). Si tratta di un percorso panoramico che offre i migliori scorci nelle giornate leggermente ventose. Nel predominare del paesaggio pastorale si notano, qua e là, giovani rimboschimenti di pino nero, messi a dimora su terreni poveri di humus, impoveriti dal secolare pascolo delle greggi e dilavati dalle acque.

Superato il suggestivo poggio della Cupola (591 m), la strada prosegue salendo sempre tra cespugli e pascoli più o meno degradati. Per evitare la monotonia della strada, si può prendere direttamente per il crinale, dove si intravedono i segnali del CAI, passando accanto ai ruderi di casa Peretola (da qui diramazioni: a Est per Aceraia; a Ovest per Colognole, sentieri mal tracciati e quindi consigliati a chi dispone di tempo ed esperienza).

Poco oltre la strada abbandona il crinale per salire lungo il versante occidentale, e giungere a Pratinovi (807 m), dove si apre un piccolo altopiano prativo. Il versante orientale è invece caratterizzato da una rupe, in parte rivestita da contorte piante di castagno, che domina una fredda e umida valletta coperta da ginestre e altri cespugli. Sulla sinistra del cascinale si dirama la strada che porta, per un bel castagneto, verso casa Cerro e Aceraia (la percotrreremo al ritorno).

Il nostro itinerario continua invece a salire a Est, lungo la strada principale, attraverso pascoli invasi da varie specie di cespugli, con predominanza di prugnolo e ginestra dei carbonai. Dal punto più alto raggiunto dalla strada, in corrispondenza col crinale e una lapide commemorativa (869 m), sulla sinistra si può salire ripidamente verso la cappella di S. Giusto e la cima del Monte Giovi (992 m), mentre sulla destra si sviluppa un rimboschimento a pino nero. Noi continueremo lungo la strada principale (sentiero 11B) che, con un percorso pianeggiante si snoda tra rimboschimenti di pino nero e douglasie, quest'ultimi caratterizzati da una totale assenza del sottobosco.

Da un nuovo sentiero che si dirama sulla sinistra (n. 10) si raggiunge in breve la faggeta di Fonte alla Capra, dove questa specie riesce a vegetare ad un altitudine inferiore ai 900 m grazie all'esposizione settentrionale del versante. Seguendo il sentiero 10 aggiriamo la sommità del Monte Giovi e scendiamo a Casa Cerro e, subito sotto, prendiamo a sinistra una pista che, rimanendo in quota, ci riporta a Pratinovi. Da qui non rimane che ridiscendere per la strada fatta all'andata. Il percorso è tanto evidente che ci potremo permettere di scendere anche nel tardo pomeriggio, quando la luce del tramonto da' un tono tutto particolare a queste colline.

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